I tifosi blucerchiati hanno passata un’annata terribile, conclusa con la retrocessione in serie B. La nuova società però promette bene
La Sampdoria ha decisamente rischiato di sparire, sicuramente la possibilità di finire tra i Dilettanti ad un certo punto era molto più di un’ipotesi. Come noto, le disavventure giudiziarie dell’ex presidente Massimo Ferrero lo hanno costretto a lasciare la guida del club, pur mantenendo le quote.
La Governance, presieduta da Marco Lanna, è riuscita ad ottenere dal Tribunale di Genova una composizione negoziale che fino al 6 giugno scorso aveva stoppato qualsiasi istanza di fallimento da parte dei debitori. Il rosso complessivo ammontava a circa 200 milioni. Alla fine a salvare la Doria è stato il duo composto da Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi. Il primo, ex presidente del Leeds – club inglese ceduto dopo aver acquisito il sodalizio di Bogliasco – ha convinto sia il Tribunale sia Lanna.
Di fatto è lui il nuovo padrone del club, le carte prodotte hanno convinto i giudici liguri a concedere 120 giorni per sistemare le pendenze e iscrivere il club nella serie cadetta. Proprio grazie a questa operatività, la società ha chiuso un operazione in entrata, riportando a casa un suo tesserato che aveva contribuito alla salvezza del Lecce.
Primo colpo Sampdoria: esercitato contro-riscatto per Falcone
Il duo Radrizzani-Manfredi intanto ha portato a casa un risultato importante. Come da accordi con la società salentina, la Sampdoria ha esercitato il diritto di contro-riscatto per riportare a Marassi Wladimiro Falcone. Sotto contratto con i blucerchiati fino al 2025, l’estremo difensore romano, cresciuto nella Vigor Perconti ma già con la Sampdoria nel 2011, è stato tra i protagonisti della salvezza del Lecce. Per il portiere 38 gare su 38 in serie A senza mai uscire; 120′ nel primo turno di Coppa Italia, perso col Cittadella il 5 agosto scorso.
Il club giallorosso infatti aveva investito 3,5 milioni sul giocatore, la Sampdoria con 1 milione in più l’ha fatto tornare un proprio tesserato. La scelta di sborsare questa cifra è legata anche all’atro portiere presente in rosa. Emil Audero, operato il 23 marzo scorso per una lussazione della spalla, è tra i custodi più ricercati della serie A. I liguri per il suo cartellino nel 2019 versarono alla Juve 20 milioni, cifra che certamente non potranno pareggiare da una futura cessione. Sul giocatore, sotto contratto fino al 2026, ci sono diversi club interessati.
In prima fila la Lazio. Con la Champions da giocare, Maurizio Sarri ha chiesto un vice-Provedel più affidabile di Maximiano, destinato alla cessione. Il polacco, 26 anni compiuti il 18 gennaio, potrebbe interessare anche la sponda giallorossa capitolina, senza dimenticare come l’Inter, prima dell’incidente, avesse pensato a lui come vice Onana.
L’ultima pista per Audero porta a Empoli. I toscano stanno cedendo Vicario al Tottenham, così l’ex Juventus potrebbe essere un obiettivo di Corsi. Al momento, la Lazio sembra il lido più gradito al giocatore, soprattutto per la possibilità di disputare la Champions League.
