La Roma ragiona sul futuro di alcuni giocatori da riscattare: un difensore verso la conferma, due centrocampisti possono partire
Tempo di arrivi in casa Roma, ma anche di bilanci. La delusione per la sconfitta in finale di Europa League non è stata ancora assorbita, ma è stata in parte cancellata da un mercato giallorosso partito alla grande.
Tiago Pinto non è stato fermo a guardare e, per regalare a Mourinho qualche gioia, in pochi giorni ha portato a Trigoria Aouar e Ndicka. Rigorosamente a parametro zero. Ma agli arrivi devono corrispondere delle partenze, e nella Capitale si sta ragionando in particolare sul futuro dei giocatori in prestito con diritto di riscatto.
Evidente che, anche per via dei paletti imposti dalla Uefa, non tutti i calciatori allenati in questa stagione dallo Special One potranno rimanere in giallorosso. In attesa di individuare chi sarà il ‘sacrificato’ per monetizzare qualcosa da poter mettere in cassa, il club deve valutare il futuro di quei giocatori arrivati in prestito e potenzialmente riscattabili. Si tratta di tre nomi in particolare, tutti a modo loro da ascrivere tra le delusioni di questa annata.
Se c’è chi, in questo trio delle ‘meraviglie’, sembra comunque poter ambire a una permanenza, c’è anche chi ormai pare condannato a dover cambiare aria, ed è già pronto, con le valigie in mano, a tornare a testa a bassa verso il proprio club di appartenenza, probabilmente in attesa di cercare una nuova sistemazione.
Roma, niente riscatto per i prestiti? La situazione di tre big
Paradossalmente, l’ultimo arrivato potrebbe essere anche l’unico a rimanere alla corte di Mourinho. Un po’ per merito, un po’ per costi tutto sommato non proibitivi, il difensore Diego Llorente potrebbe essersi guadagnato il riscatto da parte dei giallorossi. Il suo impatto nella seconda metà di stagione è stato discretamente positivo, e la sua volontà sarebbe quella di rimanere nella Capitale.
Secondo quanto riferito dalla Gazzetta dello Sport, bisognerà però discutere con il Leeds il prezzo del riscatto. I 18 milioni pattuiti sembrano infatti eccessivi per il morigerato club giallorosso.
Completamente diversa la situazione di Gini Wijnaldum. Arrivato tra un’esplosione di gioia ed entusiasmo dei tifosi la scorsa estate in prestito con diritto di riscatto fissato a 8 milioni di euro, il centrocampista olandese è stato, suo malgrado, fermato da problemi fisici a non finire. Fuori sette mesi per la frattura della tibia, non è riuscito a dare le dovute garanzie, e il suo ingaggio (7 milioni più 3 di bonus) non rientra al momento nei parametri del club.
L’entusiasmo si è trasformato in delusione, al di là dei pochi gol messi a segno e delle discrete giocate mostrate nelle rare apparizioni stagionali. La sensazione è che il suo contributo alla causa giallorossa avrebbe potuto essere ben più alto, ma a queste condizioni scommettere ancora su di lui potrebbe essere un azzardo per un club bisognoso di puntellare la rosa con giocatori in grado di fare sicuramente la differenza.
C’è dunque chi può restare, chi al 90% è destinato a partire e chi ha già salutato tutti. Mady Camara, arrivato sul finire di agosto dall’Olympiakos proprio per sostituire l’infortunato Gini, non verrà riscattato dalla Roma. I 12 milioni fissati inizialmente con il club greco sono apparsi davvero troppi rispetto al contributo che il guineano è riuscito a dare alla squadra.
“Sarò sempre grato per aver indossato la maglia della Roma“, ha scritto sui social il calciatore, ringraziando squadra, società e tifosi in un emozionante post. Più che un indizio, la prova di una storia finita e che difficilmente potrà riaprirsi nelle prossime settimane.
