La nuova stagione dell’Inter inizia a prendere forma sotto auspici non proprio ideali: tensioni con il tecnico Inzaghi
Nel corso della stagione appena conclusa, ha vissuto momenti davvero difficili, fino ad essere messo in discussione. Intorno a due o tre mesi fa, in molti pensavano che alla fine dell’annata per Simone Inzaghi, sulla panchina dell’Inter, ci sarebbe stato il capolinea definitivo. Ma le cose sono andate diversamente.
Un ottimo finale ha portato al terzo posto in campionato, alla vittoria della Coppa Italia, ma soprattutto alla finale di Champions League. In Europa, la sua Inter ha dato il meglio, e anzi, nell’atto conclusivo di Istanbul, ha dato davvero filo da torcere al Manchester City, limitando il super attacco degli inglesi e costruendosi diverse occasioni per scrivere un finale diverso. Il rammarico, per le chance sprecate, è ancora forte. Ma all’allenatore, che ha schierato la sua squadra al meglio, si può rimproverare davvero poco.
Il tutto ha rafforzato la sua posizione in panchina e la società, pochi giorni dopo la delusione in Turchia, ha già iniziato a impostare la nuova annata, ripartendo da un summit con l’allenatore in cui confrontarsi in maniera franca sui prossimi scenari. Non si è parlato di rinnovo di contratto, discorso che è stato rinviato a un momento successivo, ma dei programmi per confermarsi in Europa e rilanciare la corsa scudetto in Italia. Nonostante i rapporti rispetto a un po’ di tempo fa, come detto, siano nettamente migliorati, il clima che si respira comunque non è esattamente idilliaco.
Inter, Inzaghi in disaccordo con la società: vuole lui, assolutamente
Inzaghi avrebbe voluto rassicurazioni da Zhang, Marotta e Ausilio su un mercato diverso rispetto a quello delle ultime due estati, ritenendo di aver maturato credito per avere voce in capitolo. La dirigenza gli ha spiegato che l’intenzione è mantenere la squadra competitiva, ma che la prima necessità rimane cedere. E sembra non esserci intesa sui nomi da seguire per mettere a segno acquisti di spessore.
A centrocampo, infatti, in caso di qualche partenza eccellente il nome primario per il club pare quello di Davide Frattesi. Ma Inzaghi non sarebbe d’accordo e, se fosse per lui, spingerebbe invece per il suo ‘pupillo’ Sergej Milinkovic-Savic. Da capire se la differenza di vedute in tal senso possa essere ricomposta o se porterà, invece, a tensioni protratte nel tempo che potrebbero minare il rapporto.
