Ancora nel pieno dell’attività, con la sua squadra in corsa per la Champions, l’ex calciatore dell’Ajax nei guai
La vicenda potrebbe di fatto interrompere la carriera di un talento che ormai ha 31 anni, compiuti il 4 gennaio, ma che nel campionato in corso sta dimostrando di essere un atleta di livello.
Il mondo del calcio è sotto choc per la vicenda che coinvolge uno dei protagonisti del campionato russo: 20 gol e sette assist finora con la maglia dello Spartak Mosca in campionato, 5 reti anche in Coppa. Ora però la sua priorità è un’altra visto che è finito una vicenda di cronaca nera che potrebbe segnare per sempre e in maniera irreparabile la sua carriera.
Quincy Promes nei guai: avrebbe importato 1300 kg di cocaina
Stiamo parlando di Quincy Promes, punta nata ad Amsterdam, vincolato fino al 2024 con lo Spartak Mosca. Primi passi nell’RKSV Amsterdam Giovanili, a soli 10 anni arriva il passaggio tra i lancieri. L’esordio in Eredivisie con il Twente, 9 minuti l’11 aprile 2012 nel 2-2 con l’Az Alkmaar.
Prima esplosione l’anno dopo nella seconda divisione olandese con i Go Ahead Eagles Deventer: 13 gol e 9 assist in 32 match. L’anno successivo la conferma in Eredivisie, sempre col Twente: 11 reti e 8 assist in 31 presenze. Quincy Promes arriva a Mosca nel 2021, lo Spartak per averlo versa 8,5 milioni proprio all’Ajax.
Stavolta Promes è finito sulle prime pagine dei giornali per un fatto di cronaca decisamente grave. Il calciatore, in passato accusato in patria di tentato omicidio per aver ferito con un coltello il cugino, sarebbe tornato nel mirino della giustizia per un commercio di stupefacenti, un giro di milioni di euro. Secondo l’accusa, l’ex Siviglia, insieme con un complice, avrebbe organizzato l’arrivo in Europa di due grossi volumi di cocaina.
Parliamo di ben 1300 chili, suddivisi in due lotti da 650 e 713 chili. Come precisa gazzetta.it, la prima udienza in Tribunale è prevista per lunedì prossimo, ma l’imputato principale non ci sarà, visto che è impegnato a Mosca. Tornando allo smercio illegale di stupefacenti, la merce è stata intercettata a fine gennaio 2020 nel porto di Anversa, in Belgio. Secondo il National Drug Monitor, l’indotto legato al traffico sarebbe vicino ai 75 milioni di euro.
L’assenza di Promes durante il dibattimento non preoccupa i giudici. “Il caso può essere trattato dal tribunale senza la sua presenza ma con un avvocato da lui autorizzato”, ha affermato il pubblico ministero titolare dell’inchiesta. Una vicenda inquietante che potrebbe segnare la carriera del 31enne.
