Roberto Baggio, esplode la bomba: l’ultima rivelazione è assurda

Roberto Baggio, mitico attaccante e numero 10 del calcio italiano, torna su una questione che gli fa ancora male dopo tanti anni

Forse il calcio italiano non ha mai avuto un campione tanto iconico e idolatrato come Roberto Baggio. Il fuoriclasse che da fine anni ’80 ad inizio 2000 ha fatto impazzire numerosissimi appassionati, a prescindere dalla maglia che ha indossato.

Baggio rivelazione
Roberto Baggio è tornato su un suo tasto dolente (Ansa) – Calciomercatostar.it

Un po’ per il suo carattere schivo e riservato, un po’ per l’iconico codino che ha sempre portato, ma soprattutto per la sua innata classe, Baggio è considerato ancora oggi un campione di caratura mondiale, un immortale del calcio nostrano che ha entusiasmato i tifosi soprattutto quando ha indossato la maglia della Nazionale azzurra.

Indimenticabili l’exploit ai Mondiali di Usa ’94, quando a suon di gol Baggio ha portato l’Italia sino alla finalissima contro il Brasile, poi persa anche per colpa di un suo rigore calciato alle stelle a Pasadena. Ma ciò ha reso la sua figura ancora più mitica.

Baggio ancora furioso per l’esclusione ai Mondiali 2002: “Un tradimento che fa ancora male”

Proprio riguardo la maglia azzurra, Roberto Baggio ha un ricordo, o meglio un pensiero, che lo attanaglia ancora oggi, a circa vent’anni dall’accaduto. Ovvero la mancata convocazione del Divin Codino ai Mondiali 2002 in Corea e Giappone.

All’epoca dei fatti il c.t. Giovanni Trapattoni gli promise di portarlo con sé, a conclusione del suo grande ciclo in azzurro. Baggio però si infortunò ai legamenti del ginocchio il 4 febbraio: avrebbe dovuto dire addio al sogno, invece con l’intento di partire per l’Oriente, riuscì a recuperare straordinariamente nel giro di meno di 3 mesi. Tornò con la maglia del Brescia e salvò la formazione lombarda con tre reti in tre incontri, meritandosi la convocazione.

Baggio contro Trapattoni
Baggio ancora scottato dalla mancata convocazione del 2002 (Ansa) – Calciomercatostar.it

Trapattoni però non rispettò la parola data ed escluse Baggio, proponendogli solo il ruolo di riserva, di 24° uomo. Un affronto che l’ex Brescia, Inter e Juve ricorda così: “Fu una cosa vergognosa, che per mille motivi difficilmente passerà – ha ammesso Baggio nell’intervista concessa a Esquire – Sarei dovuto andare anche con una gamba sola, per quello che avevo rappresentato. È stato un tradimento. Tutto il Giappone avrebbe tifato per noi”.

Il tradimento citato da Roby Baggio riguarda sicuramente il c.t. Trapattoni, che fra l’altro lo aveva allenato ai tempi della Juventus, ma anche tutto il sistema calcio italiano che evidentemente fu contrario a convocare un personaggio particolare e autonomo come lui. Una ferita aperta a 21 anni da quegli sfortunati Mondiali, per Baggio e anche per la spedizione italiana.

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