Disastro Lecco, l’inquietante domanda a Galliani sullo stadio

La situazione legata al Lecco fa discutere tutto il mondo del calcio, tra tifosi, addetti ai lavori e giornalisti: duro attacco ad Adriano Galliani per la questione stadio

Avrebbe del comico quanto sta succedendo al Lecco, se non fosse per il fatto che tutta questa situazione mette in ridicolo un sistema, quello del calcio italiano, ancora fallace e con serissimi problemi di organizzazione e burocrazia che non sembra assolutamente facile risolvere. La squadra lombarda, infatti, vincitrice dei playoff di Serie C e, sulla carta, promossa in B, potrebbe non giocare il campionato cadetto e finire addirittura tra i dilettanti, e la “colpa” potrebbe essere anche di Adriano Galliani.

A causa di una serie di situazioni collaterali, legate a penalizzazioni, sanzioni, ricorsi e sentenze varie, i playoff della terza divisione sono slittati e si sono conclusi solo il 18 giugno, con la finale di ritorno tra Lecco e Foggia che ha visto trionfare i padroni di casa per 3-1, guadagnandosi la promozione in Serie B.

A causa di problemi legati allo stadio Mario Rigamonti – Mario Ceppi i lombardi rischiano non solo di perdere la promozione, ma anche di dover ripartire dalla D, essendo ormai scaduti i termini per l’iscrizione alla Serie C, non prorogati nonostante lo slittamento dei playoff.

Lecco, Pistocchi attacca Galliani: “Perché ha cambiato idea?”

Ma cosa c’entra, in tutto questo, Adriano Galliani? L’amministratore delegato del Monza, secondo la testimonianza di Paolo Di Nunno, presidente del Lecco, avrebbe promesso alla squadra bluceleste l’utilizzo dello stadio Brianteo, nel quale i brianzoli giocano le proprie partite casalinghe, in caso di promozione in Serie B.

Fin qui tutto normale, senza intoppi. I problemi sarebbero giunti subito dopo la finale playoff vinta per 3-1 contro il Foggia, con Galliani che, stando al patron manzoniano, sarebbe “sparito”. Questa situazione ha scatenato tanti tifosi e giornalisti tra i quali Maurizio Pistocchi il quale, su Twitter, ha lanciato un appello all’attuale ad del Monza, scrivendo: “Chiedo ad Adriano Galliani se corrisponda al vero che avesse dato personalmente la sua assicurazione che il Lecco avrebbe potuto disputare le gare casalinghe al Brianteo di Monza”.

Il giornalista quindi aggiunge: “E come mai dopo poche ore abbia cambiato idea, dato che la sua decisione mette a rischio l’iscrizione alla Serie B di chi l’ha meritata sul campo”.  Il problema sarebbe legato al Brescia che, dopo la sconfitta nel playout contro il Cosenza, è stato relegato in Serie C.

In caso di mancata promozione del Lecco, però, una delle squadre che potrebbero beneficiarne sarebbe proprio quella delle Rondinelle, il cui presidente, Massimo Cellino, sarebbe un grande amico proprio di Adriano Galliani che, secondo alcuni, avrebbe quindi deciso di favorirlo permettendogli di provare a restare nel campionato cadetto nonostante la retrocessione.